lunedì 4 luglio 2016

2016. Biennale di Venezia - Danza

“Senza il mio corpo lo spazio nemmeno esisterebbe”

Si è concluso il 26 giugno, nell’ambito della Biennale di Venezia, il 10. Festival Internazionale di Danza Contemporanea con oltre 9.400 spettatori. 
Nei dieci giorni del Festival - svoltosi nei luoghi della Biennale, all’Arsenale, in spazi sia all’aperto sia al chiuso - 25 artisti, tra danzatori e coreografi, hanno presentato 32 titoli, alcuni in prima mondiale e altri in prima italiana. Il Festival è stato concepito come un dialogo tra il corpo umano e il contesto urbano, attraverso l’equilibrio, la gravità e il movimento, per un’esplorazione della tattilità fisica, dell’accettazione e dell’accoglienza dell’altro. Così si esprime il Direttore della Biennale Danza, Virgilio Sieni: “È una Biennale che guarda la danza come un’opportunità che ci è concessa per abitare meglio il mondo”.

Al 10. Festival sono state proposto le opere di grandi coreografi e interpreti e delle più rinomate compagnie nazionali e internazionali: Duo d’Eden di Maguy Marin; Planes, Opal Loop, Locus, For M.G.: The Movie di Trisha Brown; Vortex Temporum di Anne Teresa De Keersmaeker; Outlander di Shobana Jeyasungh; Col corpo capisco di Adriana Borriello; Inaudibile di Thomas Hauert e altri ancora.

Nel corso della Biennale, inoltre, esistono anche altre iniziative come: Vita Nova, laboratori per danzatori giovanissimi; Biennale College Danza, per danzatori con esperienza e non; un laboratorio per i giovani critici finalizzato alla creazione di un blog multimediale sulla Biennale Danza 2016; un progetto europeo dal titolo Ergonomica sulla relazione tra danza e architettura.   

Biennale College - Danza 2016 è, nello specifico, una residenza a Venezia che offre la possibilità ai danzatori di studiare con i coreografi ospiti del Festival Internazionale di Danza Contemporanea. Il percorso è strutturato in modo tale che al mattino ci sia una lezione di tecnica e nel pomeriggio si svolga la fase creativa, sotto la guida dei coreografi ospiti. Al termine si propongono al pubblico le brevi opere coreografiche elaborate dai partecipanti.
Nomi illustri hanno guidato i laboratori, artisti italiani come Annamaria Ajmone, Claudia Castellucci, Adriana Borriello, Virgilio Sieni, e artisti stranieri come Nacera Belaza, Emanuel Gat, Thomas Hauert, Boris Charmatz/Olivia Grandville/Magali Caillet-Gajan, Yasmine Hugonnet, Isabelle Schad/Laurent Goldring, Sandy Williams/Rosas.

In questa edizione, su proposta di Virgilio Sieni, Direttore della Biennale Danza, accettata dal Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia, presieduto da Paolo Baratta, il riconoscimento alla carriera per la Danza è stato attribuito alla coreografa francese Maguy Marin. Negli anni precedenti sono già stati premiati Merce Cunningham (1995), Carolyn Carlson (2006), Pina Bausch (2007), Jirí Kylián (2008), William Forsythe (2010), Sylvie Guillem (2012), Steve Paxton (2014), Anne Teresa De Keersmaeker (2015). 
Ecco le motivazioni del Leone d’Oro alla carriera a Maguy Marin, esposte da Virgilio Sieni: 
“Per il lavoro di ricerca attraverso il corpo e lo spazio che di volta in volta è andato a costruire un atlante di scoperte, dove il senso dell’arte ha rivelato la complessità dell’uomo contemporaneo, mettendo in relazione i sentieri dell’umano con gli spazi necessari della ricerca coreografica, il corpo della danza e il senso dell’apertura al mondo, al pari di uno scavo continuo attraverso gli elementi primari quali la luce, il tempo, la materia e il suono. Dunque, un corpo politico nel senso di una continua e rinnovata presenza attraverso il corpo, di una perlustrazione incessante dove le cose si riversano l’una nell’altra”.
E Maguy Marin ha ringraziato con le seguenti parole: 
“Un grazie infinito ai morti e ai vivi, che con le loro parole e le loro azioni hanno tracciato il sentiero roccioso del coraggio e della disobbedienza e mi hanno trasmesso la forza per dare forma alla rabbia che ci ispira l’ingiustizia del mondo e degli uomini”.
Per maggiori informazioni sulla Biennale Danza - 2016:

Olena Hoydenko
Borsista
Biblioteca dell’Accademia Nazionale di Danza 

giovedì 23 giugno 2016

Il "Mozart" di Derevianko alle "Soirées DansAnd"

SOIRÉES DansAND
Teatro Grande ore 21
Classica 20, 21, 22 giugno


A partire dal 20 di giugno 2016, l'Accademia Nazionale di Danza, diretta dal Maestro Bruno Carioti, presenta Soirées DansAnd, gli spettacoli di danza classica e contemporanea in scena al Teatro Grande dell’Accademia, si svolgono sotto le ombre e le luci dirette da Stefano Pirandello e la sua équipe. 
Oltre a docenti, ex docenti ed ex allievi dell’Accademia, sono coinvolti anche coreografi di fama internazionale, affinché la loro esperienza lasci un’impronta nello studio e nella ricerca degli allievi dell'AND e nei cuori di questa nuova generazione. 
Uno degli ospiti di quest’anno, nella sezione di danza classica, è il Maestro Vladimir Derevianko, invitato dalla docente dell’AND Lorella Rossi. 
La professoressa Rossi ha voluto fortemente il Maestro, certa che egli avrebbe offerto un insostituibile contributo allo studio e all’arricchimento professionale degli allievi.
Il balletto sinfonico proposto da Derevianko per gli spettacoli dell’AND, Mozart, è un percorso coreografico che va da Massine a Balanchine: astratto, neoclassico, con molta tecnica, salti e virtuosismi. Il balletto è suddiviso in 3 parti, ognuna di circa 10 minuti, per 12 ragazzi e 35 ragazze, e la coreografia è intrinsecamente legata alla partitura. Il coreografo ha dato molta importanza, inoltre, alle figure maschili, soprattutto nella seconda parte della coreografia,. 
“La sua esperienza, importantissima per i nostri ragazzi” racconta la professoressa Rossi “è trasmessa generosamente per migliorare tecniche metodologiche e artistiche”.

Gli allievi dell'AND durante le prove di "Mozart"

Vladimir Derevianko
Vladimir Derevianko nasce in Russia e si forma come danzatore presso la Scuola del Teatro Bolshoi di Mosca dove, grazie alle sue doti e qualità, diviene presto il primo ballerino. Nel 1978, a soli 19 anni, vince la medaglia d’oro e il Grand Prix al Concorso Internazionale di Varna, un premio speciale che pochi danzatori hanno ricevuto nel corso della storia del Concorso. Ottiene, inoltre, nel 1994 il “Benois de la Danse”, al Teatro Bolshoi di Mosca, come miglior danzatore; nel 2001 il “Premio Nijinsky” dall'Accademia di Kiev come miglior danzatore Europeo; riceve, per ben due volte, il Premio Positano “Leonide Massine”, nel 1983 come giovane stella e nel 2004 per il contributo che ha dato al mondo della danza grazie alla sua carriera di ballerino, interprete e direttore artistico.
La sua carriera artistica è strettamente intrecciata a quella delle più grandi interpreti: Ekaterina Maxsimova, Liudmila Semenjaka, Irina Pjatkina, Carla Fracci, Elisabeth Maurin, Elisabetta Terabust, Luciana Savignano, Alessandra Ferri, Viviana Durante e tante altre. 
“Espressivo, fine, elegante, flessibile, virtuoso, con la fisicità perfetta, prorompente e la presenza aristocratica…” sono solo alcune delle espressioni di chi ha lavorato con Vladimir Derevianko, come: Jurij Grigorovic, Vladimir Vasil’ev, Uwe Scholz, John Neumeier, Glenn Tetley, Luciano Cannito, Amedeo Amodio, Gèrard Bohbot, Janine Charrat, Noella Pontois.
Dal  1993 al 2006 è stato direttore, coreografo e maître de ballet a Dresden in Germania.
Poi, dal 2006, si è trasferito in Italia dove dirige il Maggio Musicale di Firenze e collabora con il Teatro alla Scala di Milano. 
A cura di
Elena Hoydenko
borsista della Biblioteca dell’Accademia Nazionale di Danza, Roma

I docenti e gli allievi dell'AND durante le prove della coreografia del M° Derevianko

Ci rivolgiamo alla professoressa Lorella Rossi, componente del consiglio di corso della Scuola di Didattica della danza, poiché è stata sua la scelta di invitare il Maestro Vladimir Derevianko come coreografo ospite per lo spettacolo di fine anno Soirées DansAnd. L'idea di chiamare ospiti famosi ed esterni nasce dalla volontà di creare occasioni di confronto e di scambio, sia tra i docenti sia tra i maestri e  gli allievi.
La professoressa Rossi ed il Maestro Derevianko si conoscono da quasi trentacinque anni, da   quando per un periodo furono compagni di studio, allievi del Maestro Zarko Prebil.
Tra settembre e ottobre dello scorso anno, la professoressa Rossi contattò Vladimir Derevianko, mentre egli stava lavorando con il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano come maître de ballet, e il Maestro propose immediatamente la coreografia Mozart, già messa in scena al Teatro dell'Opera di Roma nel 2012 con gli allievi della Scuola del Teatro. 
Per l’Accademia Nazionale di Danza, Derevianko ha riadattato la coreografia per gli allievi dei Corsi Pre-accademici - dal IV all'VIII anno - e per i Corsi Normali classico.
Il coreografo ha donato agli allievi dell'Accademia Nazionale di Danza la sua esperienza tecnica,  metodologica e artistica ed è stato affiancato nel lavoro da Lorella Rossi, in qualità di assistente e referente, poiché responsabile dell'invito del Maestro e della relativa proposta al Consiglio Accademico.
Il montaggio della coreografia Mozart è stato portato avanti anche con l'aiuto delle professoresse Elisabetta Cello e Manuela Cerreto le quali, assieme alla professoressa Rossi, hanno seguito il lavoro durante il periodo di assenza del Maestro Derevianko, occupandosi della pulizia dei dettagli e delle rifiniture coreografiche.
Il Maestro Derevianko ha voluto proporre questa coreografia perché la ritiene molto adatta per gli allievi di una scuola. Il Maestro, lavorando con i ragazzi dell’Accademia, ha notato la loro preparazione  tecnica e la loro serietà e ha pensato, quindi, che per il prossimo anno si possano proporre brani famosi tratti dal repertorio classico.
“È stato un arricchimento professionale ed un valore aggiunto alla mia professione come docente” ha affermato la professoressa Rossi “e sicuramente una forte emozione rivivere con lui un'esperienza già vissuta con il Maestro Prebil”.
Ci auguriamo, quindi, che ci possano essere altre occasioni per lavorare nuovamente con un grande nome del mondo della danza, Vladimir Derevianko.
A cura di
Annalisa Magagna
borsista della Biblioteca dell’Accademia Nazionale di Danza, Roma

La coreografia Mozart di Vladimir Derevianko andrà in scena anche il 14 luglio 2016 in occasione della manifestazione Romafamfest in AND.



giovedì 9 giugno 2016

Nuovo orario della Biblioteca


 Vi informiamo che dal 09/06/2016 è in vigore il nuovo orario della Biblioteca:
 dalle ore 12:00 alle ore 17:00
il martedì, mercoledì e giovedì

venerdì 3 giugno 2016

Le foto della performance "Occhi ridenti"

Come preannunciato nel precedente post (che potete leggere QUI), sul sito dell'Associazione Il Teatro della Memoria potete visionare il servizio fotografico, a cura di Andrea Toschi, della performance Occhi ridenti – musica, canto e danza fra Cinquecento e primo Seicento, presentata nell’ambito della quarta edizione dell’Historical Dance Symposium intitolata Dance in Italy, Italian Dance in Europe, 1400 – 1900 e dedicata alla memoria di Barbara Sparti (1932-2013).  

Per tutte le immagini dell'evento e per il video del backstage, il link è il seguente:

martedì 31 maggio 2016

L'Accademia Nazionale di Danza ha presentato "Occhi ridenti" al 4th Historical Dance Symposium

Venerdì 27 maggio, presso la Rittersaal del Castello di Burg Rothenfels am Main (Germania), nell'ambito del 4th Historical Dance Symposium "Dance in Italy, Italian Dance in Europe, 1400 – 1900" dedicato quest'anno alla memoria di Barbara Sparti (1932-2013), lAccademia Nazionale di Danza, in collaborazione con il Conservatorio "Luisa D'Annunzio" di Pescaral’Accademia di Belle Arti de L’Aquila, ha presentato la performance Occhi ridenti – musica, canto e danza fra Cinquecento e primo Seicento. 

Foto: Gaetano Pastore

Allievi e docenti dell’Accademia Nazionale di Danza, fianco a fianco con i musicisti provenienti dal Conservatorio di Pescara - che hanno eseguito la musica dal vivo - hanno proposto alcune gemme coreografiche e musicali dal prezioso repertorio della danza e della musica del Cinquecento e del primo Seicento. I costumi indossati dagli artisti sono stati creati dagli studenti dell'Accademia di belle Arti de L'Aquila.
A breve sul sito https://ilteatrodellamemoria.com/ saranno pubblicate tutte le foto dell'evento.

Qui di seguito il programma presentato:












Accademia Nazionale di Danza
Ensemble di Danze storiche: Christian Colombo, Ilaria Consalvo, Greta Furzi, Davide Internullo, Domenico Paglione, Emiliano Perazzini, Francesca Ruotolo.
Docente: Claudia Celi
Maestri collaboratori alla danza: Massimo Carrano (Percussioni), Paolo Tagliapietra (Clavicembalo).

Conservatorio “Luisa D’Annunzio” – Pescara
Consort di Flauti dolci: Giuseppe Ciavattella, Francesca Gagliardi; con la partecipazione di Serena Bellini (canto, flauto dolce, cornetto).
Docente: Pietro Meldolesi

Accademia di Belle Arti – L’Aquila
Costumi realizzati dagli studenti dei Corsi di “Costume per lo spettacolo” e “Stile e tecnica del costume”
Docente Attilio Carota.
Si ringraziano: Lilli Cascio (Referente Costumi AND), Paolo Di Segni, Sabina Angelucci e, per la partecipazione di Serena Bellini, l’Associazione Il Teatro della Memoria.

sabato 28 maggio 2016

Librindanza 2016: III appuntamento

Icônes du Ballet Romantique. Marie Taglioni et sa famille
(Gremese Editore)

Sabato 28 maggio alle ore 18, all’Accademia Nazionale di Danza, terzo appuntamento della quinta edizione di Librindanza, rassegna di incontri dedicati alla presentazione di libri che abbracciano diversi aspetti dell’arte coreutica.
Nata da un’idea di Manuela Canali e Francesca Falcone, Librindanza ha l’obiettivo di creare occasioni di dialogo e di scambio di idee, di conoscenze e di ricerche, evidenziando il ruolo propulsivo della formazione coreutica nella sua dimensione culturale e di apertura alla società.
Quest’anno la presentazione di libri è correlata a eventi performativi di carattere coreutico e musicale realizzati appositamente per l’occasione.
Il terzo appuntamento è dedicato al volume  Icônes du Ballet Romantique. Marie Taglioni et sa famille (Gremese, 2016) di Madison U. Sowell, Debra H. Sowell, Francesca Falcone, Patrizia Veroli, che saranno tutti presenti insieme a José Sasportes, scrittore e storico della danza. Coordina Natalia Gozzano, storica dell’arte.
Sono previsti due momenti di spettacolo che vedranno protagonisti gli allievi del VII corso dell’Accademia Nazionale di Danza delle prof.sse Elisabetta Cello e Dora De Panfilis: estratti dal Pas de deux di  Papillon (1860), versione di  Pierre Lacotte, musica di  Offenbach, interpretati da  Bianca Cortese e Francesco Cipriani, a cura delle prof.sse Francesca Falcone, Iryna Rosca e degli studenti del I Biennio classico Martina Cotugno, Francesca Cirillo e Chiara Scardigno; e una variazione da Satanella (1840), versione di Marius Petipa, musica di Pugni, protagonista Roberta Battistini, a cura della prof.ssa Gabriella Tessitore.

Icônes du Ballet Romantique. Marie Taglioni et sa famille
di Madison U. Sowell, Debra H. Sowell, Francesca Falcone, Patrizia Veroli
Gremese Editore
Nel corso dell’Ottocento la famiglia Taglioni, una delle più celebri nella storia del balletto, è stata protagonista di un gran numero di immagini, realizzate con tecniche differenti. Con i suoi centoquarantacinque ritratti della ballerina Marie Taglioni, questo libro costituisce il più importante repertorio iconografico pubblicato finora su questa stella del balletto romantico. Ad esse si aggiungono altre decine di immagini, incisioni, litografie, fotografie, frontespizi di libri e oggetti d’arte, che celebrano Marie Taglioni e la sua famiglia.
Con la sua ricca iconografia questo libro permette di meglio comprendere la cultura europea dalla fine degli anni Venti sino agli anni Sessanta dell’Ottocento, e allo stesso tempo induce a riflettere sull’impatto che le nuove tecnologie di riproduzione dell’immagine hanno avuto sulla rappresentazione dei ballerini, sui valori che essi hanno incarnato e, più in generale, sullo statuto della danza nella  società dell’Ottocento.

MADISON U. SOWELL è il vice-rettore della Southern Virginia University, negli Stati Uniti, e autore  di diversi volumi e articoli su numerosi soggetti letterari dei secoli che vanno dal XIV al XVI. Con sua moglie, Debra H. Sowell, e le sue colleghe, Francesca Falcone e Patrizia Veroli, ha pubblicato Il Balletto romantico. Tesori della Collezione Sowell (L’Epos, 2007).
DEBRA H. SOWELL è docente di Humanities e Storia del Teatro nella University of Southern Virginia. E’ autrice, tra l’altro, di The Christensen Brothers. An American Dance Epic (1998). Con suo marito, è proprietaria di una delle più importanti collezioni private al mondo di stampe di danza.
FRANCESCA FALCONE è docente di Teoria della danza presso l’Accademia Nazionale di Danza. Ha pubblicato diversi testi sugli stili e le tecniche della danza classica. Assieme a K. A.  Jürgensen ha curato gli  Études chorégraphiques di A. Bournonville (LIM, 2005).
PATRIZIA VEROLI è autrice di diversi volumi, tra cui Loie Fuller (L’Epos, 2009). Ha curato Les Archives Internationales de la danse 1931-1952 (Centre National de la Danse 2006, con I. Baxmann e C. Rousier) e più recentemente I Ballets Russes di Diaghilev tra storia e mito (con G. Vinay, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, 2013).

Librindanza è a cura di Marco Ariano, docente percussionista e Natalia Gozzano, docente di Storia dell’arte
Responsabile tecnico luci Stefano Pirandello
Collaboratori studenti borsisti AND Mariagiovanna Esposito e Marta Zampetti

Per informazioni
Ufficio Stampa Accademia Nazionale di Danza
Raffaella Tramontano

mercoledì 25 maggio 2016

L'Italia e la danza: parte oggi la quarta edizione del Historical Dance Symposium

Tre Istituzioni AFAM in una co-produzione di musica e danza antica per la IV edizione dell’Historical Dance Symposium di Burg Rothenfels dedicata a Barbara Sparti

Dal 25 al 29 maggio il Castello di Burg Rothenfels am Main (Germania) ospiterà la quarta edizione dell’Historical Dance Symposium intitolata Dance in Italy, Italian Dance in Europe, 1400 – 1900 e dedicata alla memoria di Barbara Sparti (1932-2013).
L’Accademia Nazionale di Danza, che ha dato il suo patrocinio all’iniziativa, parteciperà al Simposio il 27 maggio con la performance Occhi ridenti – musica, canto e danza fra Cinquecento e primo Seicento nata dalla collaborazione con il Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara, presente con un Consort di flauti dolci, e l’Accademia di Belle Arti de L’Aquila per la realizzazione dei costumi.
Sulla base del motto “research dance – dance research” il Simposio vedrà riuniti danzatori, studiosi e ricercatori in un’intensa interazione fra la più recente ricerca e l’attuale pratica nella danza. Il tema del Convegno – che abbraccia l’arco temporale dalla trattatistica del periodo umanistico sino all’Unità d’Italia – si svilupperà attraverso conferenze, workshop pratici, poster di ricerca, brevi performance e serate di danza sociale con musica dal vivo.
Il programma ricco e variegato vede una significativa presenza italiana sia fra gli Enti partner dell’iniziativa sia fra i membri del Comitato scientifico sia nelle varie sezioni con danzatori e ricercatori attivi in Italia e all’estero. 

Per maggiori informazioni vedi il link 

Si riporta qui di seguito il testo illustrativo dello spettacolo
Occhi ridenti – musica, canto e danza fra Cinquecento e primo Seicento
Allievi e docenti dell’Accademia Nazionale di Danza fianco a fianco sulla scena, con la collaborazione di musicisti provenienti dal Conservatorio di Pescara, propongono, con musica eseguita dal vivo, alcune gemme coreografiche e musicali dal prezioso repertorio della danza e della musica del Cinquecento e del primo Seicento. Un incontro fra generazioni che richiama la configurazione del Gruppo di Danza Rinascimentale di Roma, diretto da Barbara Sparti, cui da più parti veniva riconosciuto il gusto di avvicinare alla Storia della danza con il sorriso. Brani quali Allegrezza d’Amore, il Bigarà o il canto che dà il titolo al programma, permetteranno alle studentesse e agli studenti delle Istituzioni AFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale) coinvolte di dar prova di quanto hanno appreso durante il loro percorso di studi.

Accademia Nazionale di Danza
Ensemble di Danze storiche: Christian Colombo, Ilaria Consalvo, Greta Furzi, Davide Internullo, Domenico Paglione, Emiliano Perazzini, Francesca Ruotolo.
Docente: Claudia Celi
Maestri collaboratori alla danza: Massimo Carrano (Percussioni), Paolo Tagliapietra (Clavicembalo).

Conservatorio “Luisa D’Annunzio” – Pescara
Consort di Flauti dolci: Giuseppe Ciavattella, Francesca Gagliardi; con la partecipazione di Serena Bellini (canto, flauto dolce, cornetto).
Docente: Pietro Meldolesi

Accademia di Belle Arti – L’Aquila
Costumi realizzati dagli studenti dei Corsi di “Costume per lo spettacolo” e “Stile e tecnica del costume”
Docente Attilio Carota.
Si ringraziano: Lilli Cascio (Referente Costumi AND), Paolo Di Segni, Sabina Angelucci e, per la partecipazione di Serena Bellini, l’Associazione Il Teatro della Memoria.


Ufficio Stampa Accademia Nazionale di Danza Raffaella Tramontano

lunedì 9 maggio 2016

Parte il cinquantaduesimo ciclo di spettacoli classici al Teatro Greco di Siracusa

AND e INDA - una collaborazione lunga più di cento anni

Dal 13 maggio riparte la stagione 2016 della  Fondazione dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico (INDA) di Siracusa, le cui attività sono dedicate alla valorizzazione della cultura classica sotto il segno del Teatro Antico.
Elettra di Sofocle, Alcesti di Euripide e Fedra di Seneca sono le tre opere che saranno protagoniste del cinquantaduesimo Ciclo di spettacoli classici al Teatro Greco. Il testo di Sofocle, messo in scena già nel 1956, nel 1970 e nel 1990, e l’opera di Euripide, allestita nel 1992, saranno in programma dal 13 maggio al 19 giugno 2016. La novità assoluta sarà invece la tragedia di Seneca, in scena al Teatro Greco dal 23 al 26 giugno per poi andare in tournèe nei più importanti teatri antichi.

La collaborazione tra l'INDA e l'Accademia Nazionale di Danza incominciò più di cento fa. Il 16 aprile 1914, giorno in cui l’Istituto inaugurò il primo ciclo di rappresentazioni classiche, mettendo in scena l’Agamennone di Eschilo, tra i protagonisti fu presente anche Jia Ruskaja, fondatrice dell'Accademia Nazionale di Danza, che realizzò il disegno coreografico. 

La collaborazione tra i due Istituti si consolidò nel 2011, quando fu creato un protocollo d'intesa tra la Fondazione Istituto Nazionale del Dramma Antico e l'Accademia Nazionale di Danza per la realizzazione di iniziative tese allo sviluppo delle capacità interpretative, espressive e comunicative degli studenti; di cicli di conferenze-dibattiti ispirati ai titoli delle Rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa; di iniziative connesse all'approfondimento e alla diffusione della cultura classica; di specifiche attività di formazione e aggiornamento; di promozione di progetti che prevedono percorsi di alta formazione mettendo a disposizione le rispettive competenze artistiche, culturali e organizzative.
Il rapporto proseguì, in seguito, nel 2012, quando Lucrezia Serafini e Giacomo Luci, all'epoca allievi rispettivamente del 7° corso ad indirizzo classico e dell’8° corso ad indirizzo classico, furono invitati ad inaugurare il XVIII Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani (che fa parte delle iniziative promosse e organizzate dall'INDA), che si svolge presso il Teatro Greco di Akrai, a Palazzolo Acredine.
Nell'ambito dell'edizione 2014 di Librindanza, infine, un appuntamento fu dedicato alla celebrazione del centenario dell'INDATra gli ospiti erano presenti: Manuel Giliberti, direttore artistico INDA; Elena Servito, bibliotecario e archivista INDA; Leonetta Bentivoglio, critico di danza di “la Repubblica”, Flavia Pappacena, studiosa di teoria, storia, estetica e tecnica della danza.  

Per informazioni sulla Fondazione dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico  e per maggiori informazioni riguardanti gli spettacoli in programma quest'anno, vi invitiamo a visitare la loro pagina: http://www.indafondazione.org/it/









giovedì 5 maggio 2016

Resid’and con il coreografo Davide di Pretoro

RESID’AND all’Accademia Nazionale di Danza
Il secondo appuntamento è con il coreografo Davide Di Pretoro

4 residenze artistiche, 4 coreografi, 4 spettacoli, 100 studenti coinvolti
dal 5 marzo all’11 novembre 2016


Venerdì 6 maggio, alle ore 19,30 al Teatro Ruskaja dell’Accademia Nazionale di Danza, si svolgerà il secondo appuntamento del progetto RESID’AND.
Il coreografo individuato per questa residenza creativa è DAVIDE DI PRETORO.
RESID’AND è un progetto specifico per l’arricchimento dell’attività artistica degli studenti dei trienni di danza contemporanea, nell’ambito del Progetto Pilota elaborato dalla Scuola di Danza Contemporanea in accordo con il direttore dell’Accademia Maestro Bruno Carioti.
Quattro artisti, selezionati tramite call pubblica, sono ospitati in residenza presso l’AND in una programmazione articolata durante tutto l’anno accademico, per lavorare con gli studenti dei Trienni di Danza Contemporanea.
Scopo del progetto far dialogare l’Accademia Nazionale di Danza, unico Istituto italiano di Alta Formazione Coreutica, con la danza indipendente selezionando alcune tra le proposte più stimolanti del panorama della danza contemporanea nazionale e internazionale.
RESID’AND ha quindi come obiettivo quello di creare occasioni performative per gli studenti/danzatori dell’AND, ampliare la loro formazione artistico-culturale e dare la possibilità di confrontarsi con la scena, la ricerca e la sperimentazione attraverso le proposte dei coreografi ospiti in uno scambio generativo di creatività e apprendimento.
La seconda residenza creativa che vede protagonista il coreografo Davide Di Pretoro è iniziata lo scorso 5 marzo e terminerà appunto il 6 maggio con la presentazione di TheGroupBody coreografia creata appositamente per gli studenti del secondo Triennio di Danza Contemporanea sezione A, allievi di Ricky Bonavita e Carla Marignetti.
Apre la serata del 6 maggio la coreografia Pàre creata da Federica Cucinotta, nell’ambito del progetto di scambio artistico – culturale tra l’AND e l’Università La Sorbonne di Parigi, per gli studenti del Terzo Triennio Contemporaneo sezione B allievi di Cristina Caponera e Laura Martorana. Pàre si avvale del sostegno sonoro del Coro Polifonia Secreta dell’Università parigina che eseguirà brani tratti dal repertorio di Claudio Monteverdi. Il coro è diretto da Pierluigi Gervasio.
Seguirà EPISODIO, coreografo e interprete Song Nailong diplomato al Biennio coreografi.

DAVIDE DI PRETORO
Nato a Colleferro nel 1983, Davide Di Pretoro studia a Roma all’Accademia Nazionale di Danza, al Balletto di Roma ed a New York, come borsista, presso la scuola di Merce Cunningham. Come danzatore lavora con varie compagnie d’élite europee tra le quali: Ballet Preljocaj, Dans Groep Amsterdam (Itzik Galili e Kriszina De Châtel), Wayne McGregor|Random Dance, Andonis Foniadakis/Apotosoma Dance Company e Virgilio Sieni. È attualmente re-stager ed assistente di Wayne McGregor e danzatore per Sasha Waltz&Guests. Come coreografo vince l’International Choreographic Competition di Milano e crea i suoi lavori per il festival internazionale Invito alla Danza, DanceOut e l’Accademia Nazionale di Danza di Roma. Insegna le sue classi presso il The Place, Trinity Laban e Greenwich Dance Agency a Londra, Henny Jurriens Stiching ad Amsterdam, Ecole Supérieure de Danse de Rosella Hightower a Cannes, Hong Kong Dance Company, Scuola del Balletto di Roma, Company Wayne McGregor, Milano Contemporary Ballet e Sasha Waltz&Guests.
I prossimi appuntamenti: Giacomo Della Marina dal 12 settembre al 13 ottobre con spettacolo il 14 ottobre 2016; Martina La Ragione dal 10 ottobre al 10 novembre 2016 con spettacolo l’11 novembre 2016.

Per ulteriori informazioni:

Ufficio Stampa
Raffaella Tramontano
mob. +39 3928860966

mercoledì 4 maggio 2016

Secondo appuntamento "Librindanza" 2016

Drammaturgie sonore. Teatri del secondo Novecento
a cura di Valentina Valentini
Bulzoni, Roma 2012

Venerdì 13 maggio alle ore 18, presso il Teatro Ruskaja, all’Accademia Nazionale di Danza,  si svolgerà il secondo appuntamento della quinta edizione di Librindanza, rassegna di incontri dedicati alla presentazione di libri che abbracciano diversi aspetti dell’arte coreutica.

Nata da un’idea di Manuela Canali e Francesca Falcone, Librindanza ha l’obiettivo di creare occasioni di dialogo e di scambio di idee, di conoscenze e di ricerche, evidenziando il ruolo propulsivo della formazione coreutica nella sua dimensione culturale e di apertura alla società. Quest’anno la presentazione di libri sarà correlata a eventi performativi di carattere coreutico e musicale realizzati appositamente per l’occasione. 
Il secondo appuntamento è dedicato al volume Drammaturgie sonore. Teatri del secondo Novecento, curato da Valentina Valentini (Bulzoni, Roma 2012). 
Prima della presentazione è prevista una parte performativa dal titolo Quaderno Cinese frammento scenico-sonoro #1 di Marco Ariano. 

Drammaturgie sonore. Teatri del secondo Novecento, a cura di Valentina Valentini (Bulzoni, Roma 2012)  è dedicato all’analisi del registro sonoro nel territorio delle arti performative (teatro, danza, installazione, performance), un campo di studi poco esplorato, come lo è in generale il suono rispetto all’immagine. A fronte di una sua sempre maggiore dominanza nella composizione di spettacoli e opere multimediali, anche in relazione alle nuove tecnologie di produzione e diffusione del suono, rari sono gli studi dedicati a questo territorio. Suono, vocalità, verbalità, musica registrata e prodotta dal vivo, suoni sintetici e suoni concreti, compongono una drammaturgia i cui effetti semantici, estetici e ritmici giocano un ruolo centrale accanto alla drammaturgia dello spazio, dell’attore e del testo letterario. 
Introdotta dal bellissimo saggio di Valentina Valentini I suoni del teatro, la raccolta di saggi presenta una triplice prospettiva attraverso cui è indagato il fenomeno sonoro. 
La prima sezione raduna i musicisti che lavorano sulla dimensione performativa della produzione del suono (John Cage, Alvin Curran), inscrivendola in una drammaturgia di azioni e situazioni; compositori come Stockausen, Goebbels, Battistelli, che realizzano, nel ruolo di registi, un teatro di musica, in cui l’organizzazione e la composizione sonora fungono da dispositivo dominante. 
La seconda parte raccoglie le riflessioni di registi/ autori che trattano in prima persona la dimensione sonora e vocale come una delle materie espressive delle loro composizioni : il suono e la voce insieme alla luce, al colore, alla presenza dell’attore/danzatore (Latini, Caporossi, Ronconi), e insieme l’elaborazione sperimentale del paradigma della vocalità, frutto di una assidua pratica di rapporto fra scrittura e oralità (Guidi, Gualtieri). 
Infine, la terza sezione comprende testi dalla prospettiva teatrale: lo studio di Roberta Ioli che cartografa le espressioni vocali legate all’espressività tragica; la dimensione acusmatica nel teatro contemporaneo, a partire da Beckett e dalla dissociazione fra soggetto e voce; il paradigma di corpo sonoro (Pitozzi), e altri aspetti. 
I testi sono accompagnati da partiture, story board, immagini. 

Valentina Valentini insegna arti performative e arti elettroniche e digitali all’Università di Roma Sapienza. Ha dedicato vari studi storici e teorici al teatro del Novecento: Mondi, corpi, materie. Teatri del secondo Novecento (Bruno Mondadori, 2007), Dopo il teatro moderno (Politi, 1989), Il poema visibile. Le prime messe in scena delle tragedie di Gabriele D’Annunzio (Bulzoni, 1993) e La tragedia moderna e mediterranea (Angeli, 1991); alle interferenze fra teatro e nuovi media Teatro in immagine (Bulzoni, 1987) e alle arti elettroniche Le pratiche e Le storie del video (Bulzoni, 2003).

Quaderno Cinese
Frammento scenico-sonoro #1 di Marco Ariano
La Cina. Raccolta di appunti e frammenti immaginali. Note ai margini dell’intraducibile
Stefano Cogolo - flauti
Simone Pappalardo - electromagnetic feedbacks, elettronica
Marco Ariano - percussioni, elettronica
Walter Paradiso - video
Jiang ChuRui, Song NaiLong - corpi

Responsabile tecnico luci Stefano Pirandello

Collaboratori studenti borsisiti AND
Maria Giovanna Esposito e Marta Zampetti

Per informazioni:

Ufficio Stampa Accademia Nazionale di Danza
Raffaella Tramontano
mob. +39 3928860966 

martedì 19 aprile 2016

GID@AND all’Accademia Nazionale di Danza

Giornata Internazionale della Danza
con lezioni aperte, tavole rotonde, convegni e visite guidate
27, 28, 29 aprile dalle ore 8,30 alle 20

L’Accademia Nazionale di Danza, sotto la guida del  Maestro Bruno Carioti, è l’unica Istituzione di Alta Formazione ricerca e produzione in campo coreutico presente sul territorio italiano e celebra la Giornata Internazionale della Danza, aprendo le sue porte il 27, 28 e 29 aprile dalle ore 8,30 alle ore 20,00, con un vasto e articolato programma di attività, iniziative culturali e spettacoli dal vivo. 
La Giornata Internazionale della Danza è stata istituita nel 1982 su iniziativa dell’International Dance Committee (IDC) e del International Theatre Institute (ITI) presso l’UNESCO. Si celebra in tutto il mondo per promuovere e diffondere i valori universali della danza, linguaggio capace di superare ogni confine. 
La data del 29 è stata scelta in onore di Jean-George Noverre (nato il 29 aprile 1727) creatore del balletto moderno. 
Dal 2006 WDA EUROPE (Word Dance Aleance) collabora alla diffusione di questa celebrazione a livello privato e istituzionale.

L’obiettivo principale  della terza edizione della GID@AND 2016, questo il titolo della manifestazione che si tiene all’Accademia, ideata dal Maestro Joseph Fontano e fortemente voluta dagli organi istituzionali e da tutti i docenti dall'AND - che partecipano attivamente alla realizzazione delle numerose iniziative - , è quello di attirare l’attenzione di un vasto pubblico e appassionarlo al mondo della danza, della cultura coreutica, dello spettacolo dal vivo. Ed è proprio questo che l’AND apre per tre giorni le porte ai curiosi e ai futuri studenti: far conoscere  la struttura, i suoi  programmi didattici, l’intensa attività di produzione e ricerca, nonché il suo patrimonio storico e architettonico. 
Lo splendido Teatro Grande, situato sopra il Circo Massimo, a ridosso del Giardino delle Rose, e il Piccolo Teatro interno intitolato a Jia Ruskaja, in un contesto archeologico di indubbio fascino nel cuore di Roma, rappresentano già di per sé un indiscutibile elemento di attrazione, così come le sue aule decorate da affreschi ed opere oltre alla ricca Biblioteca. 
Dalle ore 8,30 del giorno 27 aprile sarà possibile assistere alle lezioni di danza nei quali sono quotidianamente impegnati gli allievi dell’Accademia. 
Inoltre dal 27 al 29 aprile gli ospiti potranno visitare l’Accademia e i suoi spazi, la Biblioteca, la Mostra delle opere degli allievi curata dall’architetto Mimì Grassi. 
Tutti i pomeriggi nel Teatro Ruskaja sono previsti momenti performativi nel corso dei quali danzeranno gli allievi dall’AND provenienti dai differenti corsi e percorsi formativi, studi di coreografie di repertorio di danza classica e contemporanea e vari lavori inediti, creati dai Maestri ospiti e dai docenti dell’Accademia e dagli allievi stessi.

Un momento di una lezione in AND
Al fine di arricchire l’offerta culturale di questa tre giorni dedicata alla danza, sono stati organizzati momenti di studio su diverse tematiche che attengono all’area coreutica sulla danza di comunità, sulle problematiche relative alla salute dei danzatori e sulla particolare figura del Maestro collaboratore.


IL PROGRAMMA DETTAGLIATO

27 aprile 2016

ore 9,00 Giornata di studio  sulla Danza di Comunità
Modera Elena Viti
Intervengono 
Jill Crozier (Roehampton University), Franca Zagatti (Mousikè), Guido Benvenuto (Università La Sapienza), Theodor Rawyler  (compagnia Excursus), Laura Delfini , Susanna Odevaine, Gabriella Intermesoli, Luana Poggini

ore 14,00 Laboratorio pratico

ore 18,00 Spettacolo dal vivo presso il Teatro Ruskaja.

28 aprile 2016

ore 11,30 Tavola rotonda su “La riabilitazione e la rieducazione funzionale del danzatore”

Intervengono
Prof. Fabio De Santis fisiatra Direzione Sanitaria Fondazione Don Carlo Gnocchi Roma 
Dott. Adriana Antonaci Direttore f.f. UOC di Medicina Fisica e Riabilitazione Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Roma
Dott. Alessio Collalti Osteopata Fisioterapista AND
Dott. Luana Poggini Ortopedico e Fisiatra AND

ore 15,30 presentazione del seminario della Comunità Europea CE “WhoLoDance”:  Potenzialità delle nuove tecnologie per innovare le modalità di apprendimento della danza.
Intervengono i partners internazionali del progetto 

ore 18,00 Spettacolo dal vivo presso il  Teatro Ruskaja

29 aprile 2016

ore 15,30 
saluto del Sottosegretario on.le Dorina Bianchi (MIBACT) e celebrazione ufficiale della Giornata Internazionale della Danza, con la lettura del messaggio 2016. 
Al termine della lettura del messaggio consegna del Premio alla Carriera ad Amedeo Amodio.
A seguire spettacolo dal vivo al Teatro Ruskaja e brindisi al tramonto nei giardini dell’Accademia.

 “L’Accademia Nazionale di Danza è un luogo unico in Italia, il più simbolico forse per celebrare la Giornata Internazionale della Danza, poiché per assicurare il futuro alle arti e all’arte coreutica in particolare non si può non puntare che su una formazione d’eccellenza, ed è qui – unica istituzione di livello terziario per garantire la formazione a tutto tondo del danzatore - che lavoriamo ogni giorno con entusiasmo e professionalità per donare all’Italia ed al mondo i talenti del futuro”. 
Joseph FONTANO 
(ideatore del progetto)



Ufficio Stampa Accademia Nazionale di Danza
Raffaella Tramontano

lunedì 18 aprile 2016

Primo appuntamento di Librindanza con Crisafulli: un riassunto

Mercoledì 13 aprile, presso il teatro Ruskaja dell'Accademia Nazionale di Danza, si è svolto il primo incontro di Librindanza 2016, rassegna che giunge quest'anno alla sua quinta edizione. 
La novità della manifestazione di quest'anno è la presenza di eventi performativi, di carattere coreutico e musicale, correlati alle presentazioni dei libri.
Il protagonista del primo appuntamento di quest'anno è stato Fabrizio Crisafulli, che ha presentato un'installazione di luce, Outstanding, realizzata con gli studenti del II Biennio contemporaneo e II Biennio compositivo, e il suo libro Il teatro dei luoghi. Lo spettacolo generato dalla realtà (Artdigiland, Dublino, 2015). Dopo i saluti del Direttore, il M° Bruno Carioti, Natalia Gozzano, storico dell'arte e docente dell'AND, ha coordinato l'incontro al quale sono intervenuti, insieme a Crisafulli, anche Maria Pia D'Orazi, storico e critico del teatro e della danza, e Patrizia Mania, storico dell'arte, Università di Viterbo.

Durante tale occasione Gabriella Mambrini ha intervistato Crisafulli per il sito Campadidanza; l'intervista puo' essere letta al seguente link:


lunedì 11 aprile 2016

Convegno "Music-Dance. Sound and Motion in Contemporary Discourse and Practice". Recensione di Natalia Gozzano

Dall'8 all'11 luglio 2015, presso la Fondazione Giorgio Cini (Isola di San Giorgio Maggiore - Venezia), si è svolto il convegno internazionale di studi Music-Dance. Sound and Motion in Contemporary Discourse and Practice organizzato da Gianmario Borio, Patrizia Veroli e Gianfranco Vinay. 
Il convegno era incentrato su temi quali l’identità dell’opera coreomusicale, la sua complessa autorialità e il concetto di incorporazione,  che sono stati affrontati da studiosi ed esperti di danza e musica. 
Segnaliamo, quindi, la recensione del convegno di Natalia Gozzano, docente di Storia dell’arte all’Accademia Nazionale di Danza (che potete leggere andando sul seguente link http://www.unclosed.eu/rubriche/action-gesture/danza-corpo-moto/115-music-and-dance-sound-and-motion-in-contemporary-discourse-and-practice.html), pubblicata sulla rivista trimestrale di arte contemporanea "Unclosed".




giovedì 7 aprile 2016

Al via la quinta edizione della rassegna Librindanza

Fabrizio Crisafulli protagonista del primo appuntamento 


L’Accademia Nazionale di Danza dà il via mercoledì 13 aprile alla quinta edizione di Librindanza, una serie di incontri dedicati alla presentazione di libri che abbracciano diversi aspetti dell’arte coreutica. Nell’edizione 2016 di Librindanza la presentazione di libri sarà correlata a eventi performativi realizzati appositamente per l’occasione. L’intento della manifestazione è quello di creare occasioni di dialogo e di scambio di idee, di conoscenze e di ricerche, evidenziando il ruolo propulsivo della formazione coreutica nella sua dimensione culturale e di apertura alla società. È sempre più evidente che la danza sia oggi una delle espressioni più avanzate dell’arte contemporanea nella sua valenza interdisciplinare. Parlare della danza è, in questa prospettiva, fare e pensare la danza nelle sue forme tradizionali così come negli sconfinamenti scenico-performativi che caratterizzano il panorama sempre più articolato della contemporaneità. Il primo appuntamento è dedicato a Fabrizio Crisafulli, artista e teorico che recentemente ha ricevuto dall’Università di Roskilde in Danimarca la laurea honoris causa per la sua ricerca teatrale. Crisafulli presenterà l’installazione Outstanding, realizzata con gli studenti del II Biennio contemporaneo e compositivo dell’Accademia Nazionale di Danza, e il prezioso volume Il teatro dei luoghi. Lo spettacolo generato dalla realtà, appena uscito per i tipi della casa editrice dublinese Artdigiland.

Le Acque, Selva di Paliano (FR), 1998

mercoledì 13 aprile 2016 
ore 17.00 
OUTSTANDING 
installazione di luce di Fabrizio CrisafulliRealizzata con gli studenti del II Biennio contemporaneo e compositivo dell’Accademia Nazionale di Danza 

ore 18.00 
presentazione del libro di Fabrizio Crisafulli 
IL TEATRO DEI LUOGHILO SPETTACOLO GENERATO DALLA REALTA’
(Artdigiland, Dublin, 2015)

con l’autore intervengono:
Maria Pia D’Orazi, storico e critico del teatro e della danza 
Patrizia Mania, storico dell’arte, Università di Viterbo 
Coordina: Natalia Gozzano, storico dell’arte, Accademia Nazionale di Danza 

Fabrizio Crisafulli analizza in questo libro i caratteri e le modalità operative di quel particolare tipo di ricerca che ha chiamato “teatro dei luoghi”, a oltre vent’anni dalla sua prima formulazione. Un lavoro nel quale il “luogo” e l’insieme delle relazioni che lo costituiscono vengono assunti come matrici della creazione teatrale e di danza, in tutti i suoi aspetti: la drammaturgia, il corpo, la parola, il movimento, lo spazio, la luce, il suono, la tecnica. 
La necessità di questa ricerca, il suo riportare l’attenzione sui luoghi, le realtà locali, la prossimità, si è riaffermata nel corso degli anni per l’accrescersi delle questioni legate allo sviluppo mediatico, alla perdita di contatto della vita quotidiana con i luoghi, e per le criticità che le forme di comunicazione a distanza e i social network creano, accanto a nuove opportunità, sul piano delle relazioni umane e dei modi di sentire lo spazio. 
Anche l’uso delle nuove tecnologie, nel lavoro di Crisafulli, deriva da un lavoro di ascolto profondo dei siti. Il volume fa definitivamente luce sul fatto che il “teatro dei luoghi” – nell’uso comune a volte inteso (e frainteso) semplicemente come teatro che si svolge fuori dagli edifici teatrali – non è definito dallo spazio dove si fa lo spettacolo, ma dall’idea stessa di “luogo” e dal modo specifico in cui il lavoro si relaziona al sito. In qualsiasi posto si svolga. 

Fabrizio Crisafulli, architetto di formazione, è regista teatrale ed artista visivo. Con la sua compagnia, e come autore di installazioni, svolge la propria attività in Italia e in ambito internazionale. Il suo lavoro è incentrato sulla ricerca delle necessità e motivazioni comuni del teatro, della danza e delle arti visive, in direzione di un’unità poetica. Aspetti peculiari del suo lavoro sono l’uso della luce come soggetto autonomo di costruzione drammaturgica e il teatro dei luoghi, ricerca, quest’ultima, che affianca alla produzione per il palcoscenico. Insegna all’Accademia di Belle Arti di Roma. Svolge, in Italia e all’estero, attività pedagogica e laboratoriale presso università, accademie, festival e istituzioni teatrali. Tra le sue pubblicazioni, il volume Luce attiva. Questioni della luce nel teatro contemporaneo, Titivillus, 2007, tradotto in inglese e francese (Artdigiland, 2013 e 2015). Informazioni e approfondimenti: http://fabriziocrisafulli.org/ 

Teatro dei luoghi: Pomarance, Volterrateatro Festival, Italia, 1998

Artdigiland è un’attività editoriale che offre – attraverso l’editoria digitale e il broadcasting – interviste esclusive ad artisti internazionali. E saggi, monografie, biografie, raccolte di materiali. È anche una community web di autori, curatori, videomaker. Vi invitiamo a sottoscrivere la nostra newsletter per essere informati sulle nuove uscite, sui nostri eventi e sulle offerte riservate ai nostri lettori: http://www.artdigiland.com/newsl
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